Ventinove settembre – carta

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COD: ISBN 9788833281087 Categorie: , Tag: , ,

Descrizione

Nulla può considerarsi scontato nella vita, basta un momento per spazzare via sogni, progetti per il futuro, desideri. Per Tina la resa dei conti è come una slavina, che trascina con sé tutto e tutti, fino in fondo.

Il ventinove settembre non è giorno come un altro per i protagonisti di questo libro: è il giorno in cui si consuma un omicidio che sembra senza movente. Tina ha inciso sulla pelle quel giorno: è un ricordo doloroso, ma anche il giorno della nascita di suo figlio, ora diciassettenne, Giacomo. Tina è una donna spenta, spezzata che si trascina in una vita anonima, misurata, guardinga; anche Giacomo è un ragazzo solo, alla ricerca della propria identità e che affronta con difficoltà, chiudendosi nel mutismo, il rapporto con gli altri. Una sera di autunno Tina si lascia coinvolgere dalla sua amica Micaela a partecipare alla serata inaugurale di una discoteca. Da quel momento la sua vita prenderà una piega drammatica. Verrà infatti riconosciuta da una persona che fa parte del suo passato e che comincerà ad inseguirla. Tentando di sfuggirgli conoscerà Alex, un uomo seducente, e la sua complicata famiglia. Tra inseguimenti, omicidi e fughe si dipana la storia di un gruppo di persone legate tra loro da sofferenza e dipendenze, finché la resa dei conti si presenterà loro come una slavina, trascinando con sé tutto e tutti, fino in fondo.

Informazioni aggiuntive

Autore

Maria Anna Mastrodonato

Pagine

176

Formato

21×15 – rilegato

1 recensione per Ventinove settembre – carta

  1. vito ditaranto

    “Ventinove settembre”, Maria Anna Mastrodonato, Le Mezzelane editore, recensione a cura di vito ditaranto.

    «Sia il passato come realtà, sia il futuro come potenzialità, guidano il nostro comportamento presente».
    Carl Gustav Jung

    Era fine settembre. Il vento avrebbe dovuto sussurrare cupamente. Oppure avrei dovuto avvertire il gelo che si insinuava nelle ossa. Qualcosa del genere. Un canto etereo che soltanto Tina o io avremmo potuto udire. L’aria sospesa. Un presagio come quelli che si leggono in certi manuali. Nella vita ci sono disgrazie che quasi ci aspettiamo, e ci sono altri momenti oscuri, momenti di improvvisa violenza, che alterano tutto. Tutto questo accade nella vita di tutti prima di una tragedia. C’è la vita adesso. Ed è doloroso constatare quanto poco queste due vite di una stessa persona abbiano in comune.

    E’ il giorno dell’anniversario; ventinove settembre.
    A volte il passato torna a bussarti alle spalle. Ti volti, lo riconosci, può scapparti un sorriso, ma più spesso può farti sentire una fitta al cuore, un dolore che parte dal profondo.
    Se l’angoscia è il sentimento del possibile, e se il possibile è connesso con l’avvenire, allora l’angoscia è strettamente connessa al futuro. Perché quindi proviamo angoscia nei confronti di ciò che è passato? Il passato può angosciare solo quando può ripresentarsi come una possibilità di ripetizione nel futuro. Il passato non smette mai di inseguirti.

    Ventinove settembre, strage di Marzabotto. Un giorno, a settembre, un operaio che era venuto a riparare una lampada da tavolo ebbe una crisi epilettica dopo avergli dato un’occhiata involontaria: tenendosi ben al riparo dai nostri sguardi, il dottore diede tutte le istruzioni per rianimare quel poveretto. Fra parentesi l’uomo aveva partecipato alla Grande Guerra e gli orrori del campo di battaglia non l’avevano sconvolto così tanto.
    Ventinove settembre, di Lucio Battisti. Narra di una storia d’amore persa tra sogno e realtà. Una storia di speranza e tradimento.

    Ventinove settembre, di Maria Anna Mastrodonato, è il giusto mix tra i due eventi sopra narrati. Il ricordo di un avvenimento che segnerà tutti gli avvenimenti narrati e il sentimento d’amore che si respira nell’aria. L’osservazione che nel mondo non esiste una giustizia, ma che comunque, la giustizia divina o universale riporterà inevitabilmente un equilibrio perso nel tempo.
    Ventinove settembre, un mondo fatto di dolori e ricordi che renderanno poco stabile e a volte imbarazzante le giornate e gli eventi che segneranno Tina, la protagonista. Il passato non è un nemico da dover sconfiggere, ma un vecchio amico ferito e umiliato da comprendere. Più lo respingeremo più questo tornerà a tormentarci, e per Tina il passato sarà il suo tormento.
    L’amore come nel testo di Battisti non basta. L’amore visto come sacrificio e dolore, come un fulmine che abbatte l’albero isolato in balia del vento degli eventi. L’amore non potrà mai cancellare il ricordo di quella giornata. Ogni anno in quella data, Tina, ricorderà con angoscia e dolore, la scia di sangue che ha segnato in maniera indelebile la sua vita.
    Una sera Tina, convinta dalla sua amica Micaela parteciperà ad una inaspettata serata in discoteca. Da quel momento la sua vita prenderà una piega drammatica. Il suo passato tornerà a torturarla attraverso un uomo che dopo la serata in discoteca le farà rivivere il tormento nascosto per anni.
    Tra omicidi e fughe si intreccerà la storia di un gruppo di persone legate tra loro da sofferenza e dipendenze.

    C’è spesso impunità nelle azioni criminali che avvengono nel mondo, ma alla fine l’universo sarà sempre e comunque in grado di ristabilire l’equilibrio perduto.

    La Mastrodonato attraverso i ricordi, ci condurrà negli oscuri abissi dell’anima.

    La scrittura di Maria Anna Mastrodonato è degna di nota: il suo stile è elegante eppure semplice descrivendo situazioni che lasciano spesso basito il lettore regalano emozioni su emozioni.
    Una prosa fluida.
    Lo stile è unico, essenziale, istruttivo e meticoloso.
    L’autrice ha saputo ben dosare ogni elemento.
    La trama è ben costruita, intricata e appassionante, con gli eventi che si susseguono secondo un disegno preciso, in cui nessun dettaglio è lasciato al caso e che anche se in alcuni momenti possono sembrare arbitrari e/o sconnessi, non lo sono affatto e anzi, donano elasticità al lettore.
    Drammatico, feroce e istintivo questo romanzo vi lascerà senza parole.

    Da leggere assolutamente.

    In un attimo sono divenuto un uomo del passato, oppure sono solo un fantasma del passato, un entità vuota.
    Forse sono sull’orlo del precipizio, oppure non sono nemmeno qui, nel vostro presente.

    Ora “Sorridi”. E quando avrai un momento di smarrimento o indecisione, fermati, aspetta e senti il tuo cuore.
    …a mia figlia Miriam con infinito amore…vito ditaranto.

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