Franco Mosca
Franco Mosca ha cominciato a scrivere i suoi primi versi nell’adolescenza, sospinto dalle emozioni ricavate dalla lettura di Leopardi, di Pavese e di Montale. Più avanti, con la maturità, ha apprezzato la linearità, dolce e profonda, di Saba; ha subito il fascino delle provocazioni liriche di Apollinaire e di Prèvert, ma ha potuto dedicarsi con maggiore assiduità alla produzione poetica solo quando gli impegni lavorativi hanno rallentato la loro presa sulla quotidianità.
Dopo il diploma ha seguito corsi universitari nel campo delle discipline psicologiche e filosofiche; corsi poi abbandonati anche per dedicarsi più assiduamente all’attività sindacale e successivamente alla formazione professionale dei lavoratori. Negli ultimi anni ha seguito, in ambito istituzionale, i processi migratori verso l’Italia dei cittadini stranieri ed ha collaborato coi Centri per l’Impiego per l’attivazione di percorsi di inserimento al lavoro, soprattutto a favore delle persone con maggiori difficoltà.
Recentemente ha ripreso la sua vecchia passione per la pittura. Con la tecnica dell’acquerello ha realizzato ed esposto in alcune mostre diverse opere pittoriche.
Nato a Copparo (Fe) nel 1954, vive da molti anni a Ferrara. Nel 2005 ha pubblicato una raccolta di prose e poesie dal titolo “Luce zodiacale” (Este Edition); una sperimentazione che tentava di mettere in rapporto la scrittura poetica con la scrittura del racconto breve, assumendo la poesia come fonte di ispirazione della prosa. Nel 2021 ha pubblicato una silloge di poesie dal titolo “Lo specchio dell’anima” (Albatros – editore); poco più di trenta liriche che esploravano i sentimenti dell’autore (l’anima) e il suo coinvolgimento emotivo nei vari aspetti della vita quotidiana.
Per Carmina Poesia ha pubblicato