Cinema assassino – carta

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Descrizione

Il cinema thirller e horror in Italia non è solo pochi nomi noti, come Dario Argento. Ha un importante passato e, grazie ai nuovi registi, un luminoso futuro. Chi sono i suoi eroi? Ce li presenta Roberto Ricci, il mitico “parrucchiere del brivido”.

di Roberto Ricci

Parlando di cinema thriller e horror, viene naturale pensare ai prodotti che arrivano dagli Stati Uniti, a colossal di Holliwood con attori famosi ed effetti speciali di ultima generazione.
Eppure, fino a non molti anni fa, l’Italia era caposcuola di questi generi, con registi e attori di primo piano, e titoli che hanno avuto grande risonanza, ancora oggi citati nelle opere dei registi, e non solo, che vanno per la maggiore. Basti pensare che è una scena contenuta in un film di Pupi Avati a dare l’ispirazione nientemeno che a Stephen King per un suo romanzo.
E oggi? Poco alla volta, i film di genere italiani stanno riprendendo il posto che spetta loro, a opera di giovani registi che ammirano i maestri del passato ma allo stesso tempo sono aperti al futuro offerto dalle nuove tecnologie.
È Roberto Ricci, il notissimo “parrucchiere del brivido”, autore di romanzi e racconti horror, oltre che prolifico scrittore di soggetti e sceneggiature di corti e medi vincitori di premi importanti per il genere, nonché “argentiano” di stretta osservanza, a parlarci di tutto questo in un saggio che ripercorre la storia del “Cinema Assassino” in Italia, ne rievoca i fasti e apre le porte a un luminoso futuro.
Con la prefazione di Enrico Ferri di “Nocturno”.

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Informazioni aggiuntive

Autore

Roberto Ricci – Riccardo Di Gerlando

Pagine

152

Formato

15×21 – cartonato – illustrato

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