Da soli non si cambia il mondo – ebook

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Descrizione

Run Ono-Marks è un synth e vive in una società distopica caratterizzata da un liberismo sfrenato e da una grottesca forbice sociale. Per le sue peculiari caratteristiche, i due partiti al governo vorrebbero usarlo l’uno per distruggere l’altro, ma Run è troppo umano per permetterlo. Esplosiva miscela di azione cyberpunk e critica sociale, “Da soli non si cambia il mondo” pone due fondamentali domande: se l’individuo possa resistere al potere massiccio dello Stato e cosa significhi davvero essere umani.

di Nate Ragolia
traduzione di Maria Grazia Beltrami

Run Ono-Marks, il protagonista di “Da soli non si cambia il mondo”, è la perfetta sintesi tra Roy Batty, l’indimenticabile replicante di “Blade Runner” interpretato da Rutger Hauer, e Rick Deckard, il cacciatore di androidi del medesimo film. Del primo ha la mentalità stoica, mentre del secondo ha la vena malinconica e la propensione ad arrivare in fondo alle cose. Ex ragazzo privilegiato rimasto orfano dei genitori in una società distopica caratterizzata da un liberismo sfrenato e da una grottesca forbice sociale, Run si vede costretto a vendere tutte le parti funzionanti del proprio corpo per ripagare i debiti, al punto da ritrovarsi nella peculiare condizione di synth completo, con solo la testa rimasta organica. Questo fa di lui la pedina ideale per i due partiti politici che governano il Commonwealth, intenzionati l’uno a distruggere l’altro per impossessarsi del potere assoluto.
Run, però, è troppo conscio della propria sostanziale umanità per lasciare il mondo in balia di un crudele gioco politico, e sarà proprio questa umanità a fare di lui il fulcro del cambiamento.
“Da soli non si cambia il mondo” è una miscela di azione cyberpunk e critica sociale, nel quale Ragolia si chiede se l’individuo possa resistere al potere massiccio dello Stato e cosa significhi davvero essere umani.

Disponibile anche in versione cartacea

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Informazioni aggiuntive

Autore

Nate Ragolia

Pagine

238

Formato

epub

2 recensioni per Da soli non si cambia il mondo – ebook

  1. Alessia

    Akari ha delle parti che non sono di carne:
    “Non c’è altro di organico a parte il cervello, occhi, orecchie e naso.”
    Tutto il resto ha bisogno di essere ricaricato.
    La vicenda si svolge in un mondo futuristico, non facile da immaginare e concepire.
    La Città di Sotto è per i dipendenti, i meno fortunati. Nella Città di Sopra, il CAP, vivono i capi. È un luogo coperto e riparato da una cupola che impedisce all’atmosfera acida di infiltrarsi. Sembra tutto così bello e pulito. Ci sono anche alberi, prati e un cielo azzurro, peccati che siano ologrammi pixelati. È stata costruita anche una vetta con la neve. Lassù si trovano orsi, linci, pinguini … tutti animali estinti che ora sono dei cloni.
    La Città di Sotto, invece, è umida e nera.
    Ono-Marks è un synth, è formato da componenti.
    Bouquet è un’organizzazione che denuncia e si oppone alle menzogne e agli orrori legislativi della CAP.
    In questo mondo ci sono gli umani, i synth e i Bouq. Un synth si deve ricaricare come un cellulare.
    “Attenzione: livello di carica al 20%! Interrompere i sistemi ausiliari per preservare le operazioni essenziali.”
    È quello che un synth potrebbe leggere sul suo avambraccio! Quando la carica è troppo bassa, il cuore rallenta e manca il respiro. Cuore e polmoni è tutto sintetico.
    Nella vita di Ono entra una ragazza dai circuiti tatuati e dai capelli cangianti: Jozy Jinx.
    È un mondo violento nel quale si perde facilmente la pazienza. In questo luogo, nel quale i protagonisti devono controllarsi costantemente la carica, è possibile avere dei duplicati, anche dei triplicati di se stessi.
    “Questa è la guerra. Questi teppisti del governo potranno finalmente distruggersi a vicenda. E non vedo l’ora di sapere come andrà a finire.”

  2. Davds93

    In questo piccolo gioiellino Le Mezzelane c’è tutto ciò che si cerca da una buona lettura: una scrittura vivace e mai ridondante, un’ambientazione che ti avvolge, mai raccontata ma solo mostrata con vere e proprie sessioni di immersione e un protagonista combattuto che ha sacrificato il suo stesso corpo per riuscire a sopravvivere.

    Run Ono-Marks è un synth completo, ha barattato ogni parte funzionante del proprio corpo (siano organi o arti) con un sostituto tecnologico.
    Lo ha fatto per soldi, per vivere in una società in cui la tecnologia è ovunque ma aiuta solo pochi.
    La testa, però, è la sua. Organica, con un cervello fatto di cellule e vasi sanguigni pulsanti, non come il cuore o gli occhi a cui serve una carica e una buona dose di manutenzione.
    È il mix che funziona.

    Quando non hai più nulla da perdere provano tutti ad approfittarsi di te. Non lotti per nessuna causa e per questo ti tirano dentro a tutte quelle che possono, ti assoldano e ti corrompono con il denaro. Il nostro Ono-Marks, strattonato da due fazioni opposte, scoprirà di nuovo la sua umanità e quanto il disincanto possa avere vita breve in un animo rimasto puro nonostante i cavi elettrici che lo permeano.

    È un romanzo adrenalinico. Lotte, inseguimenti, su strada e arei, tradimenti, intrighi politici e colpi di scena. Ogni cosa è gestita con abilità dall’autore, senza mai una sbavatura o un’indecisione. Mi ha sorpreso la maturità di questo esordio, la capacità di trascinarti con sé, dietro a questo personaggio stoico e nebuloso ma che aspetta solo un’occasione. La società, le contraddizioni, tutto è inserito in modo fluido, in modo da assorbirlo senza rendersene conto.

    Come ogni buon romanzo cyberpunk, si porta dietro una critica sociale potente. Quando i soldi potranno comprare anche i nostri corpi, come capiremo cosa ci è indispensabile? Governeranno i cieli, chiuderanno gli occhi davanti alle ingiustizie, renderanno beni essenziali il privilegio di pochi. Così, chi resterà a combattere? Se mentre succede ti dicono sempre che è colpa di qualcun altro?
    Tra spegnimenti improvvisi e aiuti insperati Ono ci mostrerà che il segreto è trovare il giusto mix. Possiamo sfruttare ogni nuova tecnologia per avvantaggiarci ma l’importante è ricordarsi di restare umani.

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