Fabrizio Maggi

Fabrizio Maggi è nato ad Alatri (Fr) nel 1984. Vive da sempre a Roma.
Il suo percorso intellettuale, radicato negli studi filosofici (laurea triennale presso La Sapienza) e successivamente arricchito da una specializzazione magistrale in Scienze Umane per l’Ambiente (presso Roma Tre), rivela una mente incline all’indagine critica delle complessità del reale e delle sue rappresentazioni. Questa duplice formazione gli fornisce strumenti analitici acuti per decifrare le dinamiche socio-culturali e le questioni etiche che attraversano la contemporaneità, temi che trovano profonda risonanza nella sua produzione poetica.
Le sue esperienze professionali lo hanno messo quotidianamente a confronto con le sfide della formazione, dell’innovazione e del rapporto umano, riverberandosi nella sua scrittura, che mira a stabilire un contatto autentico e significativo con chi legge.
Si è avvicinato al mondo della poesia pubblicata distillando anni di osservazione, riflessione e impegno civile.
La sua scrittura si nutre di una costante osservazione del mondo da una prospettiva spesso defilata, quasi ai margini, da cui può cogliere con maggiore lucidità le contraddizioni e le tensioni sottese all’esperienza umana. È da questa posizione che il suo pensiero, spesso raccolto in un’introspezione silenziosa, trova la forza di erompere sulla pagina. Come un fiume carsico che accumula acque sotterranee per poi manifestarsi in superficie, la sua poesia è il frutto di una meditazione che, giunta a maturazione, si traduce in versi capaci di interrogare, denunciare e, talvolta, indicare barlumi di senso.
I suoi interessi per la filosofia del digitale e per le questioni di etica e sostenibilità, coltivati anche attraverso studi post-laurea, non sono meri approfondimenti accademici, ma lenti attraverso cui filtra la realtà, arricchendo la sua tavolozza tematica. Questi ambiti di riflessione si traducono in una poesia che non teme di confrontarsi con l’impatto della tecnologia sull’individuo, con la crisi dei valori e con l’urgenza di un nuovo patto tra l’uomo e l’ambiente.
Sebbene la sua attività professionale lo veda impegnato nel campo dell’educazione, è nella scrittura che trova il luogo privilegiato per elaborare la sua visione del mondo.
I suoi componimenti sono l’esito di questo lungo itinerario di riflessione e osservazione, opere in cui l’analisi critica si fonde con una sensibilità lirica attenta alle sfumature dell’animo e alla bellezza resiliente della natura. È la voce di un autore che, pur consapevole della “inutilità” pragmatica della poesia, ne rivendica la necessità come strumento di conoscenza e come spazio di resistenza etica ed estetica.

Per Carmina Poesia ha pubblicato