Maria Concetta Distefano

Maria Concetta Distefano è nata a Ragusa, ha frequentato il liceo classico a Comiso (Rg), si è laureata in Lingue e Letterature Straniere a Pisa, vive a Torino.
Durante l’adolescenza ha avuto la fortuna di frequentare un amico di famiglia eccezionale, lo scrittore Gesualdo Bufalino. Dalle conversazioni con lui, in un clima molto rilassato, hanno preso forma la passione per la lettura e per la scrittura.
Dal padre ha ereditato l’amore per l’arte, per la musica e per la vita.
Ex insegnante di Inglese e già traduttrice di gialli Mondadori e rosa, collabora occasionalmente con la Casa Editrice Edisco per la produzione di Easy readers (adattamenti di classici della letteratura angloamericana) e con la rivista online “Atlante delle Residenze Creative”.
Da oltre trent’anni scrive per la rivista “Intimità” (narrativa), a volte anche per “Confidenze”. Molti suoi racconti sono inseriti in prestigiose antologie letterarie edite, fra l’altro, da Mondadori, Sperling & Kupfer, Baldini e Castoldi, Le Mezzelane, Edizioni della Sera, Edizioni SEB27.
Durante gli anni di insegnamento ha sempre spronato i suoi allievi a cimentarsi con la scrittura creativa ed è stata referente del “Concorso Nazionale Lingua Madre” nell’istituto tecnico in cui ha insegnato per ben venti anni a Torino.
I temi che predilige sono quelli legati all’universo femminile declinato in varie forme e non disdegna la scrittura umoristica e i divertissement. In quest’ultimo senso vanno per esempio “letti” i suoi tre racconti inseriti nell’antologia “#Drabble: 60 racconti in 100 parole”. Ha all’attivo due romanzi: “Le amiche del ventaglio” (2017) e “La vita in piazza” (2019) per Edizioni Hogwords.
In pensione anticipata da qualche anno ama molto leggere, viaggiare, suonare il pianoforte, disegnare e dipingere, occuparsi dei nipotini.
Di fondamentale importanza sono per lei l’amicizia e la convivialità che rendono possibili progettazioni comuni, scambi di opinioni e di aiuto nei momenti di bisogno.

Per Le Mezzelane Casa Editrice ha pubblicato