Salvatore G. Buccellato

Salvatore G. Buccellato (Villafranca di Verona 1955) ha passato gran parte della sua vita lavorativa in mezzo alle mutande. Se infatti è diventato un pessimo perito chimico industriale, ha poi mosso i primi passi della sua carriera alla Fiat Trattori di Modena, poi nel campo commerciale alla HOM, Eminence, Ermenegildo Zegna, Parah, United Colors of Benetton e Intima Moda: chiaramente sempre occupandosi di intimo e lingerie.
In tarda età ha trovato l’amore e, seguendolo, una nuova residenza in Brianza, dove cucina e scrive (ora che ha il tempo per entrambe le passioni).
Ha scritto un libro comico, “VADEMECUM”, e due testi teatrali, di cui uno pubblicato in formato elettronico presso EEEBook: “Uomini Nudi”.
Eccovi, casomai vi interessi, la lista delle dieci cose che ama di più:
10) I passatelli in brodo!
9) L’attimo in cui colleghi un odore o un profumo a un luogo.
8) Il nonno Giuseppe, che gli ha insegnato a fare il minestrone.
7) Il ricordo della prima volta che è salito su una scala mobile (alla Standa a Palermo)
6) Il padre che lo accompagna scuola e, mentre piove, lo protegge col suo impermeabile.
5) La parmigiana di melanzane che faceva la madre di Luigi.
4) Il primo libro che ha letto: “La Capanna dello Zio Tom”
3) Il primo fumetto: Nembo Kid.
2) Il carretto che vendeva arancini all’uscita delle elementari a Capaci.
1) Gli amici, i miei cari e la persona che ama (che lo fa ridere anche quando vorrebbe essere serio).
Questa per Le Mezzelane Casa Editrice è la sua prima, amatissima, raccolta di racconti, devoto omaggio a “Ballo di Famiglia” di David Leavitt e dedicata con tutto il cuore alla persona che l’ha reso più sopportabile.
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