Descrizione
Nel 1971, due giocatori di tennis da tavolo, un americano e un cinese, cambiarono la storia del mondo, dando origine a quella che divenne famosa come “Diplomazia del ping-pong”.
Questa è la loro storia.
Glenn Cowan è un diciannovenne americano hippie, campione nazionale di ping-pong; Zhuang Zedong un trentunenne cinese, atleta professionista, campione mondiale di ping-pong.
Nel 1971 Stati Uniti e Cina Popolare non hanno relazioni diplomatiche. La situazione tra i due paesi è tesa per via della guerra in Vietnam e dell’appoggio statunitense alla Cina Nazionalista di Taiwan.
Quando le due nazionali arrivano a Nagoya, in Giappone, per i campionati del mondo, l’ordine dato ai giocatori cinesi è di non parlare con gli americani.
A Glenn Cowan tutto ciò non interessa. Lui è uno spirito libero, noncurante. Un giorno, al termine di un allenamento, scopre che il pullman della sua squadra è già partito, lasciandolo solo. Quello che farà, grazie anche all’iniziativa del cinese Zhuang Zedong, darà il via a una serie di eventi che cambieranno la storia del pianeta.
Dietro la vicenda umana dei due ragazzi, il mondo dello sport e della politica tirano i fili della vicenda, fino allo storico incontro tra Nixon e Mao Zedong.
Basata su fatti reali, questa è la storia romanzata di quella che divenne famosa come “Diplomazia del ping-pong”.
Eufemia Griffo –
Ho letto il nuovo romanzo di Renato Ghezzi in un paio d’ore. È una storia avvincente, scorre veloce, inchioda il lettore alle pagine. Si giunge alla fine quasi con rammarico poiché la narrazione di Renato è piacevole, così come il suo stile, scorrevole, asciutto, senza fronzoli.
Ciò che sta a cuore a Ghezzi è raccontare una storia vera che ha segnato le sorti della diplomazia tra gli Stati Uniti d’America e la Cina. Renato lo fa attraverso il racconto della vita di due giovani sportivi, Glenn Cowan e Zhuang Zedong che sono stati i protagonisti di quella che viene definita “La diplomazia del ping-pong”.
Entrambi sono abili giocatori di ping-pong ma uno è americano, l’altro è cinese. Sono gli anni di Nixon e di Mao, e le due nazioni, storicamente, sono nemiche tra loro.
Il titolo del libro deve la sua genesi a un fatto realmente accaduto e che Renato narra nella fase iniziale del libro.
I giocatori americani si trovano a Nagoya, in Giappone, a un torneo di ping- pong. Anche la squadra cinese è ospite.
Glenn perde l’autobus dove viaggia la nazionale americana. Sarà l’autobus della nazionale cinese a farlo salire a bordo, ed è questa l’occasione in cui Glenn incontrerà Zhuang per la prima volta.
“Il fatto che Glenn fosse salito sul nostro autobus, aveva messo in moto la catena dei cambiamenti. Se quel ragazzo fosse stato
meno matto e se ne fosse andato insieme alla sua squadra, forse oggi il
mondo sarebbe diverso, probabilmente peggiore.»
«E noi non saremmo qui a festeggiare»
Glenn, che era il tipico hippie, era consapevole di tutto ciò? Avrebbe mai immaginato che perdendo il “suo” autobus, avrebbe scatenato una serie di eventi che avrebbero cambiato il corso della storia?
“Un reporter della Tv giapponese gli si avvicinò con un microfono.
«Mister Cowan, mister Cowan… È vero quello che si dice?»
«Non lo so, che si dice?»
«Che lei ha incontrato la squadra cinese e che il loro capitano le ha
fatto un regalo.»
Da questo momento in poi si svolge l’intera vicenda. È un racconto rapido e avvincente. Il lettore non ha il tempo di fermarsi poiché gli ingranaggi della vicenda, quella realmente accaduta, lasciano poco spazio alla riflessione.
“Glenn era un ragazzo eccezionale, meritava
un approccio eccezionale.”
Il tema dell’amicizia è uno tra i molti de “La pace viaggia in autobus “. Tuttavia, nella Cina di Mao vengono vietate molte cose…
«Quello che è successo è successo, ma ora basta. Ti proibisco qualsiasi ulteriore
contatto con questo Cowan. Sta diventando un problema serio per tutti noi.»
Zhuang fece uno sforzo per restare immobile…
Gli americani sono i nemici storici della Cina, “il nemico numero uno, i diavoli imperialisti “, ma succede ciò che nessuno avrebbe mai immaginato.
Questa parte segna il fulcro dell’intera vicenda.
I giocatori Usa partono per Pechino e si recano in Cina per ” Il torneo dell’amicizia”, un nuovo torneo di ping-pong. Come è possibile questa decisione? Gli Usa non sono i nemici giurati della Cina di Mao?
“Era lui a decidere chi fosse amico e chi no, e se il
Presidente avesse cambiato idea, la Cina avrebbe cambiato idea con lui.
I vantaggi di un’alleanza con gli Stati Uniti sarebbero stati enormi: due grandi potenze insieme contro l’Unione Sovietica, la fine dell’isolamento.
I giocatori di ping-pong americani giungono a Pechino.
“In considerazione del fatto che la squadra americana ha richiesto più volte di visitare la Cina e che ha espresso sentimenti di calore e amicizia, abbiamo deciso di invitarla, insieme ai suoi responsabili, a visitare il nostro paese. Potranno ottenere i visti a Hong Kong.”
Sarà scritta una nuova pagina nelle relazioni tra i popoli americano e cinese.
In tutto questo, come si porranno Glen e Zhuang?
La loro amicizia proseguirà oppure la loro storia sarà fagocitata da qualcosa che va oltre un torneo di ping-pong?
Che peso avranno nella vicenda i due ragazzi?
“Lo mettono da parte.
L’attenzione si spostò sui politici: Nixon e Mao, Zhou Enlai e Kissinger. Gli atleti, quelli che avevano reso possibile l’impresa, non contavano più.”
Anni dopo, in un altro viaggio, tutti i misteri saranno svelati.
Niente è come appare e il passato avrà nuove letture.
In quegli anni, in cui due giovani sportivi scrissero una parte importante della storia contemporanea, il ping-pong avrebbe cambiato i destini del mondo. Come?
Non vi resta che leggere “La pace viaggia in autobus “, nuovo romanzo storico di Renato Ghezzi.