Seconda possibilità – ebook

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Descrizione

Eroe sportivo o perfido traditore del proprio popolo? Chi è Rudolph, il nonno che Richard non ha mai conosciuto? Per scoprirlo dovrà scavare in un passato sepolto da bugie, interessi, omissioni. Tra Stati Uniti, Canada e Germania, Richard ricostruirà la storia del nonno e scoprirà da dove deriva la sua dirompente passione per l’ hockey su ghiaccio.

di Renato Ghezzi

Richard Bower è un ragazzo ventiquattrenne nella Boston del 2009. Appartiene a una famiglia ebraica che vanta le sue antiche radici bostoniane. Giocatore di hockey, a fine college viene scartato dalle grandi squadre ed entra in crisi. Nel tentativo di uscirne, scopre per caso che suo nonno Rudolph in realtà era tedesco, campione di hockey ai tempi della Germania di Hitler. Richard investiga sulle vere radici della sua famiglia, in un viaggio che lo porta in Canada e in Germania. Qui viene a contatto con persone che lo aiutano a ricostruire la storia di nonno Rudolf e far emergere con fatica, tra mille bugie, la verità nascosta da tutti per settant’anni.

Il romanzo si ispira alla vera storia di Rudi Ball, giocatore di hockey tedesco, l’unico ebreo ad aver giocato per la Germania nelle Olimpiadi invernali del 1936, grazie alla solidarietà dei suoi compagni di squadra.

Disponibile anche in versione cartacea

Informazioni aggiuntive

Autore

Renato Ghezzi

Pagine

398

Formato

epub

5 recensioni per Seconda possibilità – ebook

  1. Francesca Mereu

    Siamo nella Boston del 2009. Richard Bower è un giovane giocatore di hockey americano che sta per laurearsi in fisioterapia e sogna la carriera di giocatore professionista.

    I contratti che, però, sperava di firmare non arrivano. Riceve, invece, una strana lettera da una squadra di hockey tedesca che lo invita a far parte del loro team. Nella lettera si accenna anche alla possibilità di giocare nella nazionale tedesca. Chi l’ha scritta sostiene, infatti, che Richard abbia origini tedesche e potrebbe, quindi, richiedere la cittadinanza. Richard è stupito: la sua famiglia è ebrea e vanta antiche radici bostoniane. Il giovane inizia a investigare sulla storia della sua famiglia e scopre che suo nonno Rudolf era tedesco e campione di hockey ai tempi della Germania nazista. Chi era veramente nonno Rudolf e perché la famiglia di Richard ha cercato per settanta anni di nascondere le proprie origini tedesche?

    Il romanzo di Renato Ghezzi si ispira liberamente alla vera storia di Rudi Ball, giocatore di hockey tedesco e l’unico ebreo ad avere giocato per la Germania nelle olimpiadi del 1936, grazie alla solidarietà dei suoi compagni di squadra.

    “Seconda possibilità” è un libro di più di trecento pagine che finirete in un baleno. L’autore sa molto bene come tenere viva l’attenzione del lettore rivelando piano piano i particolari della vita di nonno Rudolf e i segreti della famiglia di Richard.

    Bisogna arrivare fino alla fine del romanzo per far emergere una verità nascosta per tanti, troppi anni.

    La penna di Renato Ghezzi ci porta a Boston, in Germania, in Canada. L’autore descrive posti, mentalità, culture diversi in modo perfetto. Lo stesso vale per i fatti storici. Renato Ghezzi fa rivivere nelle pagine del suo libro l’atmosfera della Germania nazista. Ho amato in modo particolare la storia della squadra di hockey tedesca che rifiuta di giocare alle olimpiadi del 1936 senza uno dei suoi membri: l’ebreo Rudi Bauer, ossia il più forte attaccante degli anni ’30. Un libro così ben ricercato che ho dovuto chiedere all’autore che tipo di lavoro avesse svolto per riuscire a ricreare luoghi e atmosfere storiche: «È stato un lavoro continuo», mi ha spiegato Renato Ghezzi, «scena per scena […]. Ho letto parecchio sulla Berlino degli anni Trenta, per il capitolo della notte dei cristalli.»

    L’autore è venuto, invece, a conoscenza della storia del giocatore di hockey ebreo grazie a un programma di Radio Popolare.

    «Nel 2009 Evan Kaufmann, giocatore americano ebreo, accettò di giocare per il Dortmund e scatenò le ire delle comunità ebraiche americane. La notizia fu riportata anche da Radio Popolare che citò Rudi Ball come esempio di ebreo che giocò per i tedeschi nel ’36. Trovai un libro: “The Rudi Ball Story” […] e da lì trassi molte notizie.»

    Una storia di solidarietà, tradimenti, sport e amore, con personaggi che vi terranno compagnia e di cui difficilmente vi separerete. Ho amato in modo particolare la scrittura chiara e senza fronzoli dell’autore. Bravo davvero!

  2. Enzo54

    Ottimo romanzo, scritto con gran dinamismo. La ricostruzione storica è accurata, la storia avvincente dall’inizio alla fine

  3. Eugenio Nascimbeni

    Storia convincente, scritta davvero bene, minuziosa e precisa nei dettagli, con un ottimo ritmo narrativo che cattura il lettore pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo.
    Un mix tra thriller e romanzo storico che non credo sia giusto etichettare.
    È grande narrativa, tutto qui: e di questi tempi, di fronte a schiere di improvvisati autori o presunti tali, non è poco.
    I miei complimenti a Renato Ghezzi.

  4. Anna

    Libro molto bello, coinvolgente e minuzioso nella descrizione dei dettagli.
    Scorrevole e con uno stile di scrittura eccellente. L’autore elabora molto bene avvenimenti storici e fantasia, suscitando l’interesse del lettore.
    Lettura consigliata anche per il suo stile narrativo leggero quando tratta temi drammatici o ci trasmette le emozioni dei personaggi.
    Il romanzo avrà il successo che merita!

  5. Jennifer

    Oggi vi parlo di un libro molto intenso edito da @lemezzelane

    “Seconda possibilità” di Renato Ghezzi @ghezzi.renato è uno di quei romanzi che ti conquistano fin dalla prima pagina perché in grado di suscitarti forti emozioni e di commuoverti.

    La storia del giovane Richard Bower è dominata dalla sua passione per l’hokey; inoltre è sicuro che la sua sia una famiglia ebraica americana da generazioni ma l’arrivo di una mail dalla Germania gli fa comprendere che forse la verità sulle sue origini è diversa.
    E il campione di hokey tedesco Rudy Bauer, attivo negli Anni Trenta, è in qualche modo legato a Richard?

    Il romanzo, ambientato nel 2009, ci invita a compiere un difficile viaggio nella Germania nazista, dominata da episodi crudeli, alla scoperta di segreti e verità celate per troppo tempo: mi è piaciuto che la narrazione sia intervallata pure da stralci di diario e lettere, il che rende ancora più suggestivo l’intreccio tra la Storia e le vite dei vari personaggi.
    Ed è anche una storia di riscatto dagli stereotipi della Storia:

    “Non possiamo continuare a restare inchiodati ai giudizi dei nostri padri. I tempi sono cambiati. Tu non hai bombardato Stoccarda, io non ho mandato nessuno nei lager”

    Ho apprezzato anche la parte sportiva del libro: le descrizioni delle partite, ad esempio, sono abbastanza semplici, inoltre anche in questo ambito vengono trasmessi messaggi importanti. Lo sport è sacrificio, a volte assorbe talmente tanto la vita dello sportivo da indurlo a trascurare gli affetti o lo studio.
    Ma ho apprezzato anche un altro tema: per quanto un giocatore sia bravo non deve dimenticare che appartiene ad una squadra, mostrandosi egoista, perché solo l’unione permette di ottenere grandi risultati e la solidarietà di squadra si rivelerà fondamentale anche nella vita e sarà in grado di tenere testa pure al razzismo.

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