Anche i registi mangiano limoni – ebook

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COD: ISBN 9788833286846 Categorie: , Tag: , , , , , ,

Descrizione

Storie, aneddoti, racconti, soggetti, sogni e ossessioni di un film-maker prima della venuta di YouTube

“Magnarse ‘o limone” significa metaforicamente accusare il colpo, subire un non preventivato, amaro risultato e rassegnarsi ad accettarlo. Questo che cerca di fare un film-maker quarantenne che, sdraiato sul lettino di un fisioterapista, cerca di spiegare come mai sia riuscito a fare un solo film.

di Federico Di Cicilia

“Magnarse ‘o limone” significa metaforicamente accusare il colpo, subire un non preventivato, amaro risultato e rassegnarsi ad accettarlo con tutto il suo acre sapore.
Questo è ciò che cerca di fare un film-maker quarantenne mentre, sbattuto sul lettino di un fisioterapista dopo l’ennesimo infortunio al ginocchio destro, non riesce a spiegare come mai sia riuscito a fare un solo film. Cerca così di ripercorrere la propria esperienza alla ricerca di un motivo valido per cui tutti i suoi soggetti – immaginati, scritti o solo abbozzati – siano rimasti chiusi nella sua testa. Questo suo viaggio nel passato diventa un viaggio nella coscienza, dove reincontra le sue ossessioni, le sue frustrazioni, i suoi primi amori e i suoi fallimenti, tutti trasferiti nella scrittura di soggetti in cui realtà e fantasia si intrecciano senza soluzione di continuità, filtrati dall’ironia e dal senso del grottesco. Cinema e creatività, vita vissuta e sogni, drammi quotidiani e tragedie storiche si mescolano come sulla tavolozza di un pittore in un caleidoscopio di colori e pensieri che riflettono la formazione di un’anima.

Informazioni aggiuntive

Autore

Federico di Cicilia

Pagine

250

Formato

epub

1 recensione per Anche i registi mangiano limoni – ebook

  1. negozioadmin

    Un libro estremamente divertente, ironicamente, amaramente divertente. Con la scusa di fare un mesto riepilogo dei film che non ha mai fatto, il protagonista racconta le vicende di un ragazzino del Sud che si scontra con pregiudizi e miti, come quello del posto fisso, con la morte morale del dover negare i propri ideali per la pagnotta, con la politica grottesca, la sconfitta del perenne ritorno a casa, e soprattutto con l’Irpinia e il terremoto, una devastazione che da essere puro evento geologico è diventata evento sociologico per il quale non c’è riscatto. Un’ottima penna, quella di Di Cicilia, che riesce a strappare la risata anche nei momenti più tristi, perché il disincanto è una forma di difesa dall’orrore quotidiano.

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