Come tele bianche – carta

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Descrizione

Zoe vive la sua vita con passione estrema e aspettative, un’ansia vera, tangibile. Un evento che la sconvolgerà e la porterà a formulare a tutte le persone che incontrerà sul suo cammino la stessa domanda: “Se potessi tornare indietro nella tua vita, rifaresti tutto ciò che hai fatto?”

Zoe è un’insegnante trentacinquenne di storia dell’arte. Fotografa, dipinge e vive la sua vita con passione estrema, ambizione e aspettative che la porteranno, forse, a portarsi dentro un’ansia vera, tangibile, che sparirà solo a seguito di un evento che la sconvolgerà e che la porterà a formulare a tutte le persone che incontrerà sul suo cammino la stessa domanda: “Se potessi tornare indietro nella tua vita, rifaresti tutto ciò che hai fatto?” Nel cercare le risposte, si troverà a risolvere i suoi conflitti interiori con Akira, il nome che darà all’altra parte di sé, quella da costruire e ri-conoscere. Incontrerà uno scrittore che, in realtà, viene fuori dal suo passato e che la aiuterà a vedersi con occhi nuovi. Nel frattempo ripercorrerà la sua vita attraverso storie e occhi e un flusso continuo di pensieri, arrivando ad avere una sola possibile risposta a tutti i suoi dubbi.

Informazioni aggiuntive

Autore

Carla Parolisi

Pagine

68

Formato

15×21 – rilegato

2 recensioni per Come tele bianche – carta

  1. vito ditaranto

    “If Winter comes, can Spring be far behind?”
    “Se viene l’Inverno, potrà la Primavera essere lontana?” – Percy Bysshe Shelley

    Quando l’alba spegne l’ultima luce di una stella, anche se gli sciocchi innamorati la chiamano eterna e un lume di cera congela il cuore per quanto sia d’ardore infiammata, il passato ritorna a infiammare il presente.
    Non so voi ma io vivo giorni che precedono le vacanze arrivo a con picchi di stress altissimi.

    “…lo stress si combatte con il silenzio di opere perfette come i paesaggi…”

    Sarà per la tensione o per le troppe cose da fare ma a un certo punto ho realizzato che chi più, chi meno, a un certo punto si ha la sensazione di dover recuperare il tempo perso. Sarebbe meglio dire gli anni persi.
    A voi è successo?
    Non mi sono comparsi angeli o chissà che. Forse mi si sarà accesa la lampadina sulla testa ma non ho controllato.
    Spesso ci si chiede, “Se potessi tornare indietro nella tua vita, rifaresti tutto ciò che hai fatto?”
    Voi ci avete mai pensato? Quale tra le tante scelte cambiereste? E’ incredibile come una decisione, magari piccola all’apparenza, possa cambiare la nostra vita spostandoci in un universo parallelo stile Sliding Doors.
    Se tornassi indietro vorrei vivere senza paura.
    Non parlo della soglia di sana paura che ci porta a essere prudenti. Parlo della paura che fa procrastinare all’infinito le scelte e soppesare ogni cosa mille volte.

    Osservare la vita come un flashback di emozioni, fatti di momenti attraverso migliaia e migliaia di foto.
    “…le foto sono l’anima e gli occhi di chi le scatta…”
    Zoe ha una vita molto impegnata tra lavoro, sogni e ambizioni, ma l’ansia caratterizza ogni momento della sua vita. Incontrerà molte persone nella sua vita e a tutti rivolgerà sempre la stessa domanda:

    “Se potessi tornare indietro nella tua vita, rifaresti tutto uguale?”

    Zoe vive in simbiosi con il suo alter ego che chiamerà affettuosamente Akira. Una vita parallela, tutta da dipingere su una tela bianca, una tela onnipresente nella mente della protagonista.

    “… Dov’è l’ingegnosità nel dipanare una matassa che voi stesso avete arruffato per il preciso scopo di dipanarla? Il lettore è indotto a confondere l’ingegnosità dell’immaginario con quella dello scrittore della novella…” – Edgar Allan Poe

    L’ansia di Zoe si attenuerà solo dopo la comparsa dal passato di uno scrittore, il quale darà un nuovo senso alla vita della protagonista.
    Una scrittura incisiva, semplice e priva di fronzoli, a tratti essenziale e ruvida quanto la stessa storia narrata, magnetica e coinvolgente, fin da subito trasporta chi legge nel vivo di vicende intense e struggenti che la penna dell’autrice riesce a esporre con poche sapienti pennellate su una tela bianca. Se scrivere racconti è un arte rara e preziosa non comune a tutti, allora Carla Parolisi è una vera artista poiché, in uno spazio pur sempre limitato, dimostra di saper concentrare un tale intreccio di sentimenti ed emozioni da non far rimpiangere affatto il più ampio respiro tipico del romanzo.
    Forse, recensendo il libro, “ogni parola di questo racconto riesce a imprimersi nell’anima del lettore come un pezzo della sua esistenza”; di certo, si possono ritrovare frammenti di sé, delle proprie inquietudini, paure, speranze. Il libro è aperto e con personaggi spesso scandagliati nel profondo; in particolare, per trama e stile narrativo, sono piccoli capolavori da approfondire, personaggi “In cerca d’autore”, personaggi che vivono la vita che fuoriesce dalla penna di Carla Parolisi in maniera fluida.
    Un libro da non perdere.

    Ora “Sorridi”. E quando avrai un momento di smarrimento o indecisione, fermati, aspetta e senti il tuo cuore.
    …a mia figlia Miriam con infinito amore…vito ditaranto.

  2. Dora

    Tutti noi siamo il risultato di scelte a volte difficili, spesso dolorose e a tratti evanescenti. Non sappiamo mai cosa ci sarà al di là di ogni singola decisione, arrivando alla fine di percorsi o periodi chiedendoci come sarebbe stata la nostra vita con una scelta diversa.
    È questa la trama principale del libro “Come tele bianche”, edito presso la casa editrice Le Mezzelane, della scrittrice Carla Parolisi. Un tema forte che caratterizza la narrazione e dal quale si diramano storie di vite spezzate, esistenze diverse da quelle volute, avendo spesso davanti un riflesso che non ci appartiene.

    Zoe, la protagonista di questo libro, rincorre la sua stessa vita, sempre alla ricerca di conferme, pronta ad affrontare la vita di petto insieme all’ansia, un’amica costante e quasi palpabile. Poi un giorno il suo mondo si capovolge quando un incidente le procura un’amnesia momentanea. E allora tutto si rimette in discussione, perché lei intuisce che nell’accaduto non c’è molto di negativo, ma solo un’occasione che non potrebbe avere più: quella di re-inventarsi, di scoprirsi nuovamente senza essere influenzata dalla vecchia se stessa. Una seconda possibilità, una vita bianca come le tele della sua nuova abitazione, che aspettano solo il tratto di pennello della sua nuova esistenza.
    Affiancata da Akira, un’amica costante e che non potrebbe mai abbandonare per il segreto che cela, Zoe conoscerà la vita di persone speciali: quella di Adrien, nascosto dietro a un display, che l’affascina anche se non l’ha mai visto, con il quale sente di avere un legame forte; Mildred, l’amica cieca che sa apprezzare ciò che la sua memoria porta dietro, nonostante i suoi occhi le abbiano precluso questa facoltà; infine Hector, il venditore di libri, ma anche scrittore, che sembra lottare per qualcosa di inafferrabile e che avrà un ruolo decisivo nella vita della protagonista.
    La nuova vita di Zoe, però, sarà caratterizzata anche e soprattutto da una domanda importante: se ognuno di noi potesse tornare indietro, cosa cambierebbe della propria vita? Un quesito troppo complesso per rispondere con leggerezza e che porta la protagonista a scoprire la vita di persone diverse da lei, ma impregnate di quella consapevolezza delle scelte sbagliate che accomuna un po’ tutti noi.

    Questa storia porta il lettore a riflettere, a porsi domande scomode e che rompono il muro dell’abitudine. Siamo davvero felici di ciò che abbiamo? Siamo noi quelli riflessi nello specchio, o l’immagine che vediamo è ciò che siamo diventati per accontentare gli altri?Delicatamente e con maestria l’autrice ci fa compiere un percorso interiore speciale, invitando il lettore a sbirciare in quell’anfratto di vita che potrebbe essere la nostra. Una storia che lei ha messo su carta giovanissima, seppur il romanzo ha visto la luce solo recentemente e che mette a nudo una sensibilità che, per chi legge, può essere balsamo e delizia. Buona lettura.

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