La vita e così sia – carta

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COD: ISBN 9788899964931 Categorie: , Tag: , , ,

Descrizione

Una silloge poetica che racchiude una vita, i volti incontrati, i loro occhi felici o persi. Una silloge che ha in sé l’odore della vita, divenuto parola viva.

Con questa silloge poetica l’autore accarezza le note della vita, quelle impercettibili, che si nascondono nei silenzi dei giorni, nelle passeggiate solitarie, nei visi incontrati, negli occhi rapiti, nei personali dubbi quotidiani. Diversi i temi temi: il ricordo di chi non c’è più, l’amore per una donna, l’amore per una città, il legame con la propria terra. Pensieri che si posano nel tempo andato, tra le rive della storia, come la poesia che tratta della Strage di Ustica, scritta dopo una visita al Museo della Strage di Ustica di Bologna. Pensieri che attraversano il mare e si tramutano in una riflessione sul dramma dell’immigrazione. Pensieri che ripercorrono un amore finito, una vita che scorre, a volte, fin troppo veloce, e che per questo necessita della poesia, in grado di fermare le immagini, tramutare il tempo in altro tempo. Questa silloge poetica racchiude una vita, non solo quella dell’autore, ma soprattutto dei volti incontrati, dei loro occhi felici o persi. Questa silloge ha in sé l’odore delle vie, della vita, divenuto parola viva.

Informazioni aggiuntive

Autore

Giuseppe Zanzarelli

Pagine

72

Formato

12×17 – rilegato – con alette

1 recensione per La vita e così sia – carta

  1. Dora

    Per trovare un po’ se stessi occorre leggere, ma soprattutto leggere poesie. Ne sono da sempre consapevole e la silloge “La vita e così sia”ha confermato ciò.
    L’autore è Giuseppe Zanzarelli, poeta e scrittore de Le Mezzelane, che sa sprigionare, attraverso l’inchiostro, parole profonde e significative, istantanee di una vita che ci portiamo dentro, spesso chiusa in gabbie di convenzioni. Ogni poesia ha una storia, un nucleo proprio che racconta i sentimenti e i pensieri.
    Troviamo interrogativi esistenziali, che scandiscono il tempo sia dentro l’anima che fuori:

    “È forse vita l’attesa senza scopo,
    un treno senza sorprese,
    una canzone che ti coglie […]”
    (È forse vita)

    Si percepisce la nostalgia di ciò che ci circonda e non possiamo avere, o che non v’è più:

    “Di te ricordo la voce
    e qualche sogno, […]
    i tuoi occhi,
    che mia vidi,
    che mai mi videro”
    (Di te)

    Una silloge di immagini lievi e soffici come nuvole, ma intonse di emozioni forti, che creano eco nell’anima.
    Un autore Zanzarelli che sa cogliere gli attimi che ognuno vive sia nell’abbandono che nel ritrovarsi, che cattura un’istantanea della propria vita, fatta dell’arte delle parole e della musica che spesso suona per noi, senza saperlo:

    “Mi ritrovo qui, tra i rami del luppolo giovane,
    tra i poeti che cantano le stagioni migliori,
    tra le note e le strofe del mio maestro […]”
    (Occhi dispersi nelle crepe delle strade)

    Poesie, dunque, vive che ci germogliano dentro appena la voce le fa rivivere, che pongono domande sul domani e su di noi, disegnando con chiarezza ciò che ci aspetta al di là del presente:

    “Si va su una strada ripida e sconnessa,
    che da dentro appare lenta,
    e nessuno conosce la propria fermata,
    magari un dolore procura ansia,
    poi passa, si sogna l’eternità […]”
    (Si va…)

    Poesie, sì, parole, certo, ma non è solo questo. C’è tanta forza in quest’opera, in ogni sua pagina che racconta un po’ dell’autore e un po’ di noi, se saremo così attenti da saper cogliere le similitudini.

    Buona lettura.

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