L’amata di Kandahar – carta

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Descrizione

Una giovane donna si racconta: emigrazione, integrazione, famiglia e amore, ma anche guerra, radicalizzazione e la condizione delle donne in Afghanistan, della cui terribile situazione ci presenta un puntuale ritratto attraverso le lettere del soldato Yannis.

di Felicia Mihali

Traduzione di Maria Grazia Beltrami

Per bocca di Irina, giovane donna canadese figlia di immigrati romeni, Felicia Mihali racconta una storia dall’apparente semplicità narrativa, ma dal contenuto denso e complesso. Irina, infatti, parla di emigrazione e integrazione, di interculturalità e scontro tra culture, di famiglia, di adolescenza e di amore e infine, nel momento in cui, grazie a una foto su una rivista, entra in contatto con un soldato canadese in Afghanistan, anche di guerra, di esportazione della democrazia, di radicalizzazione, di situazione delle donne. È qui che il libro di Mihali diventa attualissimo e terribile, soprattutto alla luce della recente, e si direbbe inevitabile (“È questo paese che ci sconfigge, poiché nessun potere straniero può governarlo.” dice il soldato Yannis in una delle sue lettere), presa del potere da parte dei Talebani.

Informazioni aggiuntive

Autore

Felicia Mihali – traduzione di Maria Grazia Beltrami

Pagine

160

Formato

13×19 – rilegato – con alette – con segnalibro ritagliabile

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