Nero corvino – ebook

(2 recensioni dei clienti)

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COD: ISBN 9788833280974 Categorie: , Tag: , , ,

Descrizione

Cinque storie del brivido, nelle quali il giallo si mescola all’horror, trascinando il lettore dentro un vortice di estrema paura.

di Roberto Ricci

Nero Corvino è una raccolta di racconti composta da cinque “storie del brivido”, selezionate tra le migliori di Roberto Ricci. Tra queste copre un ruolo di rilievo L’acconciatura sbagliata, nella quale l’autore descrive sapientemente, e con un pizzico di umorismo, il suo mondo: quello dei parrucchieri; dove invidie, intrighi, relazioni amorose, ma anche ironia e sarcasmo si intrecciano, sullo sfondo di una storia thriller-horror ricca di colpi di scena. La raccolta si apre con Gli occhi della Bambola dal finale sorprendente; a seguito de L’Acconciatura sbagliata, Guanti Neri: cosa si nasconde dietro la terribile serie di delitti femminili? La Ballerina vi racconterà la follia di una teenager dai sogni infranti e, in conclusione, La Goccia, dove il terrore contamina una commovente delusione d´amore. La follia omicida dei personaggi criminali, con le loro inquietudini, debolezze e sete di vendetta, trascinerà il lettore in un vortice di estrema paura. Sarà difficile leggere questo libro senza accendere tutte le luci di casa

Informazioni aggiuntive

Autore

Roberto Ricci

Pagine ebook

316

2 recensioni per Nero corvino – ebook

  1. Francesca Mereu

    “Nero Corvino” è una raccolta di cinque racconti dell’orrore con trame originali e finali a sorpresa.

    Alfred Hitchcock diceva che il finale è la parte fondamentale di un’opera, perché è quello che rimane nella testa dello spettatore. E Roberto Ricci sembra avere fatto tesoro di questo consiglio: sono proprio quei twist alla fine dei suoi racconti a conquistare il lettore, a fargli venire voglia di leggere il racconto successivo.

    Ho amato in particolare “L’acconciatura sbagliata”, un racconto lungo ambientato in una città di provincia italiana (forse Ancona, la città dell’autore). Il mondo descritto è quello dei parrucchieri che lo scrittore — essendo lui stesso parrucchiere — conosce molto bene. Ambienti e situazioni sono ben raccontati e il lettore riesce a immedesimarsi senza fatica. L’orrore, in questo racconto, è causato da un serial killer che uccide a colpi di forbice i parrucchieri. Una mente malata o qualcuno in cerca di vendetta? Spetterà al commissario Calcinacci risolvere il mistero. Il finale, vi assicuro, non vi deluderà!

    Il tema della follia umana è il filo conduttore che lega i cinque racconti. Una follia che potrebbe essere presente nelle persone che incontriamo tutti i giorni. È proprio per questo che il libro riesce a far paura.

    Una raccolta, insomma, che vi terrorizzerà ma vi terrà incollati alle pagine. Bravo Roberto!

  2. Dora

    Sant’Agostino diceva che “O è il male ciò di cui abbiamo paura, o il male è che abbiamo paura”. Anche se spesso è impossibile non averne, specialmente quando si annida in posti che, apparentemente, non hanno nulla di pauroso. Come quella che troviamo nelle pagine di “Nero corvino” di Roberto Ricci, una raccolta di racconti che esplora l’animo umano attraverso delitti e spargimenti di sangue dove il male citato da Sant’Agostino veste i panni di una psiche disturbata che regge i fili di un macabro gioco.
    Le storie qui contenute hanno poco a che vedere con la malvagità che siamo abituati a vedere dietro ad alcuni episodi di morte e terrore perché si mostra attraverso soggetti che nulla hanno di mostruoso, ma proprio per questo fanno venire i brividi. Come per Sonia, protagonista del racconto “La ballerina”, che vuole a tutti i costi far parte del saggio di fine anno tanto da costruirsi un mondo parallelo dove il suo desiderio è possibile: una realtà distorta, macchiata del sangue di vittime ignare della sua follia. Eppure, chi potrebbe mai avere paura di un’innocua adolescente che piroetta sulle punte?
    Roberto Ricci fa leva sulle nostre sicurezze, quelle che vestono di abitudine e quotidianità, che trasforma in situazioni di puro terrore. Così ci mostra assassini dal volto familiare alle loro vittime, psicopatici che hanno rapporti amichevoli con chi ammazzeranno poco dopo, come nel racconto “La goccia”: l’amore finito sarà la molla che porterà la protagonista a rivendicare il suo amato fino alla morte.
    Tra tutti, poi, spicca il racconto “L’acconciatura sbagliata”. Una serie di omicidi interessa la categoria dei parrucchieri della città. Nessun apparente filo conduttore al di fuori dal mestiere in comune delle vittime e una serie di piste spesso dispersive. Come risolverà il caso il commissario Calcinacci? Chi si cela dietro l’efferato assassinio e soprattutto, perché il responsabile uccide solo parrucchieri?

    I mostri che sotto il letto ci hanno spesso terrorizzato appaiono quasi esseri insignificanti davanti ai profili presentati dall’autore. Con la maestria dei registri dietro la macchina da presa, Ricci ci mostra le debolezze umane che sconvolgono la mente e lo fa con uno stile incalzante; crea suspense e curiosità per risolvere i misteri dietro alle storie, convincendoti di aver trovato l’assassino e mostrandoti che ti sei sbagliato con colpi di scena magistrali.
    Un lavoro davvero interessante, a tratti intimo e introspettivo, che scava dentro l’uomo e porta immancabilmente a porsi delle domande: siamo davvero al sicuro una volta chiusa la porta di casa? L’orrore, quello vero, quello che si attacca alle ossa, si cela solo fra l’inchiostro e la carta?
    Al lettore la risposta e non stupitevi se, dopo aver letto “Nero Corvino”, vi guarderete intorno con occhi nuovi e sospettosi.

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