Descrizione
Sei brevi racconti e sessantasei voci, attraverso le quali scorre una vita (quella dell’autrice) e un’epoca (gli anni ’70) che già appare molto, ma molto lontana.
Un giorno alcune parole hanno cominciato a guizzarmi in testa come trote. Facevano di tutto per attirare la mia attenzione, gridavano: “Sono qui, prestami ascolto!”. Ho preso allora a interrogarle una per una, a partire da quelle che iniziavano con la lettera A.
Come in un abbecedario, parole in ordine alfabetico sono andate via via a comporre questa raccolta. Ognuna di esse si è imposta da sola, quasi possedesse corpo e volontà. Ognuna rappresenta un pianeta a sé, ha per satellite un’associazione mentale, è ghiotta di ricordi, genera minuscoli componimenti poetici che ne racchiudono l’essenza. (prevalentemente haiku e tanka).
A ciascuna iniziale ho in genere concesso 3 parole e ogni 9 ho giocato a inventare un racconto; ho vissuto coltivando l’arte del gioco, recitare si dice to play. Quasi senza accorgermene, sono arrivata fino alla Zeta. Strada facendo, si sono presentate all’appello a volte delle parole in più, altre, in meno: non sempre la disciplina ha la meglio (grazie al cielo).
6 brevi racconti e 66 voci in tutto, attraverso le quali scorre una vita (la mia) e un’epoca che già appare molto, molto lontana.
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