Descrizione
Ne “Il mio malessere e altro ancora” Alessandra Girgenti racconta, con voce limpida e senza maschere, il paesaggio interiore di chi convive con il dolore e cerca, tra i frammenti del quotidiano, una via di riconciliazione.
Sono poesie che scavano: il malessere che bussa alla porta, le cicatrici che non si cancellano, le notti insonni, ma anche la tenerezza del mare, l’Etna che osserva, i momenti di luce che ricuciono l’anima. Versi che alternano imprevedibili lampi di speranza a un’onesta malinconia, offrendo al lettore un compagno sincero per i suoi passi più fragili.
Questa silloge è un invito — gentile e duro insieme — a non voltare lo sguardo: a testimoniare il proprio smarrimento, a riconoscerne le tracce e a trasformarle in parola. Perfetta per chi cerca poesia capace di parlare al cuore senza retorica, lasciando, alla fine, un piccolo spazio per respirare.
Disponibile anche in versione cartacea
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